Un palazzo che diventa laboratorio
Il progetto nasce dalla visione del collezionista Eugenio Morra Greco, con l’intento di aprire al pubblico una collezione privata e trasformarla in piattaforma culturale. Il restauro del palazzo, iniziato nel 2003, ha saputo mantenere intatta la memoria storica dell’edificio integrandola con allestimenti contemporanei, spazi flessibili e percorsi espositivi inediti. Ogni piano offre una narrazione diversa, tra sale monumentali e architetture reinventate.
Una collezione in dialogo con il presente
La Fondazione ospita una delle collezioni di arte contemporanea più importanti del Sud Italia. Tra gli artisti rappresentati: Cyprien Gaillard, Simon Fujiwara, Lawrence Weiner, Gillian Wearing, Francesco Vezzoli, Giuseppe Stampone. Le mostre, curate con taglio internazionale, alternano opere della collezione a progetti site-specific, residenze, performance e azioni urbane.
Un luogo che educa e connette
Ma la Fondazione Morra Greco non è solo esposizione: è un centro di produzione culturale e formazione, che ospita programmi per artisti in residenza, attività educative per scuole e università, workshop e incontri aperti alla cittadinanza. È uno dei pochi esempi in Italia dove la collezione, la ricerca, la mediazione culturale e il rapporto con il territorio convivono in modo strutturato.
Napoli che pensa e crea
Visitare la Fondazione Morra Greco significa entrare in uno spazio in cui la Napoli storica incontra l’avanguardia visiva globale.
Un luogo silenzioso e potente, che si muove al ritmo della ricerca e della bellezza.
È qui che la città, senza clamore, afferma il suo ruolo nel panorama dell’arte contemporanea internazionale: non come vetrina, ma come laboratorio aperto al mondo.