Il Centro Direzionale: l’esperimento verticale di Kenzo Tange

In una città che si sviluppa in orizzontale, tra vicoli, piazze e lungomari, il Centro Direzionale di Napoli appare come un esperimento architettonico quasi straniero. Un’isola di vetro e acciaio, immaginata come cuore moderno di una metropoli antica. Un quartiere verticale firmato Kenzo Tange, maestro dell’architettura giapponese, che nel cuore degli anni ’80 fu chiamato a disegnare il volto contemporaneo di Napoli.

Centro Direzionale

Una visione di futuro in terra vulcanica

Torri, passerelle sopraelevate, piazze pedonali, riflessi di luce sulle superfici vetrate: il Centro Direzionale è un’architettura “altra”, pensata per ospitare uffici, servizi, giustizia, finanza. Un’utopia urbana che rompe con la densità storica della città e propone un linguaggio nuovo, internazionale, funzionale.

Un paesaggio urbano che divide e affascina

Per alcuni è un corpo estraneo, per altri un’icona urbana da riscoprire. In ogni caso, il Centro Direzionale è parte del volto molteplice di Napoli. Uno spazio sospeso tra ordine e decadenza, razionalismo e vuoto. Camminare qui è come esplorare una dimensione parallela: Napoli senza traffico, senza caos, senza tempo.

Centro Direzionale
Centro Direzionale

Scorci inaspettati e geometrie silenziose

Chi lo attraversa al tramonto, quando il sole si riflette sulle facciate specchianti, scopre una bellezza essenziale, fatta di linee pure e prospettive infinite. Una bellezza diversa, che non urla, ma si lascia osservare. Perfetta per chi ama il lato nascosto e quasi cinematografico della città.

Murales monumentali: la firma di Jorit nel cuore verticale di Napoli

Nel cuore del Centro Direzionale, l'arte urbana si fonde con l'architettura moderna grazie alle imponenti opere di Jorit.
Sulla facciata dell'ex Torre Enel, alta 122 metri, lo street artist ha realizzato il murale più alto del mondo, raffigurando tre icone della cultura napoletana: Diego Armando Maradona, Pino Daniele e Massimo Troisi. Questa opera, visibile da diversi punti della città, è un tributo alla napoletanità e alla sua influenza globale.
In precedenza, nel 2019, Jorit aveva già lasciato il segno nel Centro Direzionale con un altro murale monumentale: un'opera di 100 metri realizzata in occasione delle Universiadi, che raffigura cinque atleti campani simbolo di eccellenza sportiva.
Entrambe le opere non solo arricchiscono il paesaggio urbano, ma trasformano il Centro Direzionale in un museo a cielo aperto, dove l'arte contemporanea dialoga con le strutture avveniristiche progettate da Kenzo Tange.

Una nuova identità in costruzione

Oggi il Centro Direzionale è al centro di un ripensamento: nuovi interventi, ristrutturazioni, eventi culturali. Lontano dal turismo di massa, questo spazio è pronto a raccontare un’altra Napoli: quella che sperimenta, che osa, che sale in verticale.

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