Verde sperimentale e rigenerato: la natura che torna nei quartieri

A Napoli, la natura non si trova solo nei grandi parchi o nelle ville storiche: ricompare dove prima non c’era, tra gli edifici, sulle terrazze, in ex aree abbandonate. È un verde nuovo, urbano e relazionale, frutto di progetti partecipati, di visioni dal basso, di interventi piccoli ma significativi. È un verde che cura le ferite, riattiva gli spazi e dà forma a un’idea di città più inclusiva e vivibile.

Parco dei Quartieri Spagnoli

Parco dei Quartieri Spagnoli: il verde tra le case

Nel cuore di Montecalvario, un’ex area dismessa si è trasformata in un parco urbano di quartiere, grazie all’impegno di FOQUS e della comunità locale. Panchine, giochi, alberi e vialetti. Un piccolo polmone verde tra i vicoli, pensato per i bambini, gli anziani, le famiglie. Non è solo uno spazio ricreativo: è un presidio sociale, un luogo di relazione quotidiana.

Parco Re Ladislao: rigenerare Forcella

Alle spalle della Chiesa di San Giovanni a Carbonara, si trova il piccolo Parco di Re Ladislao, recentemente restaurato e riaperto al pubblico. Questo giardino, esempio emblematico di hortus conclusus, era originariamente utilizzato dai monaci per la coltivazione di piante aromatiche e medicinali. Dopo anni di abbandono, è stato oggetto di un intervento di riqualificazione che ha ripristinato la pavimentazione, curato le aree verdi e migliorato l'accessibilità. Oggi, il parco offre un ambiente rigenerante per giovani e anziani.

Parco Re Ladislao
Parco Re Ladislao

Orti urbani e giardini condivisi: la città che coltiva

In diversi quartieri, dai Colli Aminei a San Giovanni a Teduccio, nascono orti condivisi e giardini comunitari: iniziative che coinvolgono scuole, associazioni, cittadini attivi. Il verde qui è spazio educativo, sperimentale, ecologico. Serve a coltivare piante, ma anche relazioni. A fare comunità intorno a un’aiuola, un seme, un raccolto.

La natura come possibilità urbana

Il verde sperimentale e rigenerato di Napoli non è solo paesaggio: è progetto sociale, azione culturale, risposta concreta a bisogni reali. È la prova che anche nei luoghi più densi e difficili, è possibile immaginare un’altra città. Una città che respira, ascolta, accoglie.

Ti potrebbe interessare